Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
lunedì 23 novembre 2015
5X15 Italia
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 22 Novembre 2015
A Milano va in scena la creatività giovane
5X15 è un appuntamento originale nel panorama milanese che ogni mese unisce cinque persone per raccontare le loro vite, passioni e ispirazioni: casi singolari e di successo che possono essere, se non modelli, stimoli. A Milano in scena sono andati alcuni giovani e giovanissimi che testimoniano quanto creatività e cultura possano diventare opportunità di lavoro.
L’iniziativa è nata a Londra cinque anni fa con l’obiettivo principale della circolazione e dello scambio di idee e di esperienze e si fonda su un’unica regola, gli interventi di ogni persona o team non possono superare i 15 minuti. Ne risulta una sorta di tableau vivant molto dinamico che guarda alle nuove tecnologie e all’interazione con il pubblico e la proiezione di immagini e video, in molti casi, a metà tra lo spot e il teatro. Il debutto a Milano è stato due anni fa e ha già raccolto un centinaio di protagonisti tra scrittori, produttori, filosofi, artisti e molti altri che hanno voluto condividere idee, scoperte, traguardi raggiunti e riflessioni.
Il 18 novembre scorso la serata ha esordito con Tommaso Maria Neri, 14, torinese e Noemi Sassatelli, detta Sassa perché il suo nome non le è mai piaciuto di Castel Guelfo, vicino Bologna, speaker di Radio Immaginaria. Si tratta della prima, nonché unica, web radio per soli adolescenti in Europa che oggi conta 220 speaker, 22 sedi in Italia e ormai una sede anche a Montreal, Londra e Bruxelles e trasmette in tre lingue. Nato come uno spazio aperto, di libertà e senza freni inibitori, riservato agli adolescenti dagli 11 ai 17 anni, dal quale gli adulti sono tenuti rigorosamente fuori, oggi attrae il mondo dei grandi e non è un caso che Radio Immaginaria si stata invitata a raccontare la propria esperienza a Expo 2015 e al Giffoni Festival. I protagonisti, in tono pop, decisamente agguerriti, con una disinibizione tipica dell’età prendono in giro il pubblico e gli adulti riflettendo sull’adolescenza e sulle definizioni altisonanti da Treccani di un’età complicata e difficile ma anche di quella fase della vita dove sembra che proprio la tempesta ormonale garantisca un funzionamento “speciale” del cervello, unico. E’ così che da un paesino del bolognese proprio reagendo all’idea del rischio della marginalizzazione nasce un’esperienza creativa che ora nel territorio ha trovato la propria sede centrale e scandisce al ritmo del rap “adolescenti indipendenti che cercano pace, adolescenti dipendenti dai mi piace”.
L'articolo integrale su Saltinaria.it
venerdì 13 novembre 2015
Giornalismo e archivi. Proteggere la memoria nell’era digitale
Scritto da Ilaria Guidantoni Giovedì, 12 Novembre 2015
Teatro Argentina, seminario dell’Ordine dei Giornalisti
6 novembre 2015
Il tema della memoria e della conservazione al centro di un appuntamento dedicato al mestiere del giornalista nell’era di Internet. Un soggetto che sembra quasi fuori moda eppure oggi più che mai diventa attuale e va ripensato. Il giornalismo ha nelle fonti uno dei suoi cardini e la memoria è il patrimonio dell’essere umano e di una società, disegnandone il suo futuro e l’identità. Il digitale moltiplica certezze e possibilità ma anche rischi: è uno strumento del quale l’interprete è pur sempre l’uomo soprattutto per l’archivio delle emozioni che non possono essere messe su un cd-rom.
Una giornata di studio e una panoramica storica di grande suggestione oltre che di ricchezza. Il tema della memoria per un giornalista è fondamentale e dalla scuola francese degli Annales in poi viene arricchito di una fonte nuova, oltre le fonti istituzionali: ogni testimonianza e ogni vissuto è degno di essere ascoltato. Da qui il valore del raccontare e del tramandare.
Con Sergio Lepri dell’Ansa e i suoi settant’anni di professione abbiamo ricordato gli albori degli archivi cartacei quando l’agenzia di stampa nacque nel gennaio del 1945 con 12-13 notizie al giorno che si dimezzavano la domenica e che erano trasmesse con l’alfabeto Morse. Certamente il reperimento e la ricerca delle fonti, quindi la raccolta e il controllo per poi procedere all’archiviazione restano i cardini del giornalismo insieme al senso e fiuto della notizia e al linguaggio che caratterizza questa scrittura. Con l’archivio elettronico poi arriva la svolta perché in un cd-rom sono contenuti i documenti che occupano uno di quei vecchi frigoriferi di una volta. Il primo successo di questo utilizzo è in occasione dell’attentato di Papa Woytila. Poi arriva l’ipotesi di commercializzazione per la stampa e per le istituzioni a cominciare dalla Camera dei deputati e del ministero degli Affari Esteri. Il secondo risultato, non previsto, è stata però la produzione di notizie a partire dallo stesso incrociando i dati con un input.
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Teatro Argentina, seminario dell’Ordine dei Giornalisti
6 novembre 2015
Il tema della memoria e della conservazione al centro di un appuntamento dedicato al mestiere del giornalista nell’era di Internet. Un soggetto che sembra quasi fuori moda eppure oggi più che mai diventa attuale e va ripensato. Il giornalismo ha nelle fonti uno dei suoi cardini e la memoria è il patrimonio dell’essere umano e di una società, disegnandone il suo futuro e l’identità. Il digitale moltiplica certezze e possibilità ma anche rischi: è uno strumento del quale l’interprete è pur sempre l’uomo soprattutto per l’archivio delle emozioni che non possono essere messe su un cd-rom.
Una giornata di studio e una panoramica storica di grande suggestione oltre che di ricchezza. Il tema della memoria per un giornalista è fondamentale e dalla scuola francese degli Annales in poi viene arricchito di una fonte nuova, oltre le fonti istituzionali: ogni testimonianza e ogni vissuto è degno di essere ascoltato. Da qui il valore del raccontare e del tramandare.
Con Sergio Lepri dell’Ansa e i suoi settant’anni di professione abbiamo ricordato gli albori degli archivi cartacei quando l’agenzia di stampa nacque nel gennaio del 1945 con 12-13 notizie al giorno che si dimezzavano la domenica e che erano trasmesse con l’alfabeto Morse. Certamente il reperimento e la ricerca delle fonti, quindi la raccolta e il controllo per poi procedere all’archiviazione restano i cardini del giornalismo insieme al senso e fiuto della notizia e al linguaggio che caratterizza questa scrittura. Con l’archivio elettronico poi arriva la svolta perché in un cd-rom sono contenuti i documenti che occupano uno di quei vecchi frigoriferi di una volta. Il primo successo di questo utilizzo è in occasione dell’attentato di Papa Woytila. Poi arriva l’ipotesi di commercializzazione per la stampa e per le istituzioni a cominciare dalla Camera dei deputati e del ministero degli Affari Esteri. Il secondo risultato, non previsto, è stata però la produzione di notizie a partire dallo stesso incrociando i dati con un input.
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